3 marzo 2009

La zona buia degli spazi irrisolti: le tentazioni del deserto

Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane «Sta scritto: non di solo pane vivrà l’uomo»

E’ la tentazione rivolta ai bisogni corporei , quei vizi che gridano dal profondo del nostro essere che Aristotele definiva gli abiti del male : la lussuria (dedizione egoistica al piacere e al sesso), la gola (l’abbandono, l’esagerazione ai piaceri della tavola), strettamente connessa con l’accidia (la pigrizia, l'ozio, la poca voglia di fare, l'apatia, il disinteresse verso gli altri). Per questo Gesù è venuto per sdradicare dal cuore dell’uomo gli eccessi dalle cose mondane, per renderlo veramente libero dalle impurità della terra;

2. Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni se ti prostrerai dinanzi a me, tutto sarà tuo «Sta scritto: solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai»

Satana vuole che Gesù dimentichi ogni relazione con il Padre, e lo sostituisca con il dominio sul mondo, è la tentazione rivolta alla sete di potere, quella tanto amata dai politici, portatrice di superbia (sfoggio della propria superiorità rispetto agli altri), di ira (il lasciarsi facilmente andare alla collera e alla sopraffazione), di ingiustizia sociale figlia della politica corrotta e fautrice dell’invidia (desiderio malsano verso chi possiede qualità, beni o situazioni migliori delle proprie) infine l’avarizia (mancanza di generosità, taccagneria) nemica giurata della carità, che è invece la riparazione proprio a quell’ingiustizia sociale, che tanto male ha generato. La soluzione ce la indicata Gesù nei suoi due comandamenti: «ama il prossimo come te stesso e amatevi come io ho amato voi»;

3. Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù «E’ stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo»
Tentare il Signore significa semplicemente sfidarlo e Dio non accoglie mai la sfida dell’uomo perché quasi sempre la sue vie, i suoi disegni non coincidono con i nostri desideri. La ricerca ossessiva del miracolo, spesso lascia il posto alla delusione, all’incomprensione e all’indebolimento conseguente della fede. Conoscendo profondamente la natura dell’uomo Gesù ci invita ad avere fiducia nella volontà del Padre e all’abbandono totale tra le sue braccia, nel solo modo che noi tutti conosciamo: la preghiera.